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Nel 1980 Stevie Wonder invitò Gil Scott-Heron e il suo gruppo ad accompagnarlo in un tour attraverso l'America: l'intento era quello di ideare insieme una festa nazionale in onore di Martin Luther King Jr. "L'ultima vacanza" è il racconto affascinante di cosa è accaduto durante il viaggio, e di come Heron si sia trovato coinvolto in un simile progetto. Per raccontare questa storia, Scott-Heron decide di iniziare dalle proprie origini: i1 viaggio che lo porta ad essere uno dei musicisti più importanti della sua generazione parte dunque da lontano, dall'infanzia trascorsa con la nonna nel Tennessee, fino a diventare uno dei uno dei maggiori esponenti della black music. Politicamente impegnato, dotato di una forte coscienza sociale, selvaggiamente satirico ma profondamente empatico, viene oggi definito il "padrino del rap". La morte inaspettata, nel 2011, ha determinato la scomparsa di uno degli artisti più eloquenti e creativi: come ha avuto modo di dire Sarah Silverman, attrice e comica statunitense, "ha specchiato la bruttezza con la bellezza, l'audacia e il valore". "L'ultima vacanza" è piena di spunti sull'industria musicale, New York, il movimento per i diritti civili, l'America moderna, l'ipocrisia governativa, Stevie Wonder e il nostro posto in questo mondo. Un testamento adatto al genio di Scott-Heron e agli spiriti che l'hanno accompagnato.